Tagliati 13 milioni dai fondi del 5 mille. Anche ospedali e scuole premiati dai contribuenti
- 15 Aprile 2020
- Posted by: Studio Pozzan
- Categoria: News Commercialista
Le somme non sono state ancora versate alle organizzazioni dai ministeri competenti (il bonifico avviene mediamente entro i quattro mesi successivi alla pubblicazione degli importi spettanti), ma conoscere la cifra esatta che spetta a ciascuno permette agli enti beneficiari di chiedere alle banche un’anticipazione della quota del 5 per mille. Un aiuto consistente in questo periodo, che vede centinaia di organizzazioni del privato sociale impegnate a far fronte all’emergenza da coronavirus, sostenendo spese più elevate anche se con entrate ridotte dall’interruzione di servizi e delle attività di autofinanziamento. Le scelte dei contribuenti, ovviamente, si riferiscono a due anni fa, ben prima dello scoppio dell’epidemia di Covid-19.
Ospedali e scuole
Entra fra i primi dieci beneficiari per importi ottenuti la Fondazione dell’Ospedale pediatrico Meyer di Firenze, che avrà 5,3 milioni di euro assegnati da 190mila contribuenti. L’Ospedale San Raffaele di Milano ottiene quasi 52mila preferenze e incasserà dal cinque per mille 2,8 milioni. L’Ospedale Bambin Gesù di Roma è stato premiato da 17mila italiani e avrà quasi 893mila euro. Mentre l’Ospedale San Martino di Genova otterrà 682mila euro assegnati da 15mila contribuenti.
Tra le scuole o le associazioni legate a istituti scolastici premiate dai contribuenti la prima per fondi ottenuti è l’Associazione Tutti a scuola Onlus di Napoli, che ci occupa di ragazzi con disabilità e avrà 42.552 euro.
Gli istituti che otterranno quote del cinque per mille sono prevalentemente scuole dell’infanzia e paritarie, quasi tutte avranno contributi sotto 30mila euro. Il Collegio San Carlo di Milano avrà 31.047 euro da 111 contribuenti.
La ripartizione dei fondi
La maggior parte delle risorse del cinque per mille 2018 va agli enti del volontariato (331,8 milioni), seguiti dagli enti della ricerca sanitaria (68,6 milioni), da università ed enti di ricerca scientifica (64,2 milioni), Comuni (14,9 milioni), associazioni sportive dilettantistiche (13,9 milioni), enti che si occupano della tutela dei beni culturali (1, 6 milioni) ed enti che si occupano della gestione delle aree protette (243mila euro). Per gli enti esclusi dal riparto sono stati accantonati 4,5 milioni.