Tassa rifiuti: nelle grandi città slittano i termini di versamento
- 8 Giugno 2020
- Posted by: Studio Pozzan
- Categoria: News Commercialista
NAPOLI
La Giunta comunale ha approvato il 5 giugno 2020 una delibera a firma del Vicesindaco Panini con la quale si dispone lo slittamento delle date di scadenza della rata unica e delle quattro rate della Tari 2020, come segue:
1. scadenza della rata unica: dal 16 giugno al 30 ottobre;
2. scadenza della prima rata: dal 16 giugno al 30 settembre;
3. scadenza della seconda rata: dal 16 luglio al 30 ottobre;
4. scadenza della terza rata dal 16 settembre al 30 novembre 2020;
5. scadenza della quarta rata dal 16 novembre al 29 gennaio 2021.
PALERMO
Con delibera numero 26 del 29 aprile 2020, il Consiglio Comunale ha deliberato il differimento al 31 maggio 2020 del termine per il versamento della prima rata della tassa sui rifiuti. Come specificato dal Comune di Palermo, «in caso di oggettiva difficoltà economico-finanziaria, determinata dall’attuale emergenza sanitaria, dichiarata dal contribuente mediante richiesta da presentare – esclusivamente online sul ‘cassetto tributi’ e sulla home page del sito istituzionale del Comune di Palermo – entro il 31 maggio, il termine per il versamento della prima rata della Tari è differito al 15 luglio 2020».
Chi è tenuto al pagamento
Se con la delibera dell’Arera 158/2020 è stata disciplinata la riduzione della Tari 2020, in particolare per le utenze non domestiche colpite dalla crisi determinata dall’emergenza Covid-19, al pagamento sono tenuti tutti i possessori o detentori « a qualsiasi titolo di locali o di aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani. Sono escluse dalla Tari le aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali tassabili, non operative, e le aree comuni condominiali che non siano detenute o occupate in via esclusiva».
Previste agevolazioni ed esenzioni nelle per abitazioni con unico occupante; abitazioni e locali per uso stagionale; abitazioni occupate da soggetti che risiedano o abbiano la dimora, per più di sei mesi all’anno, all’estero; fabbricati rurali ad uso abitativo.
La Tari si paga anche sulle seconde case tranne che siano disabitate e inutilizzabili, cosa che deve essere provata dimostrando l’assenza di allaccio alla rete elettrica, idrica o fognaria. In questo caso è necessario presentare apposita documentazione al Comune che potrà effettuare un’ispezione.