Assonime ha pubblicato la Risposta del 13 maggio 2024 alla Consultazione dell’Agenzia delle entrate in merito alla proposta di Testo unico IVA, pubblicata in data 13 marzo 2024.
Sul punto, occorre ricordare che l’art. 21, c. 1, della legge 9 agosto 2023, n. 111, legge delega per la riforma fiscale c.d. Delega fiscale, ha delegato il Governo ad adottare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno o più decreti legislative per il riordino organico delle disposizioni che regolano il sistema tributario, mediante la redazione di testi unici
In questo contesto, il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze ha chiesto al Direttore dell’Agenzia delle entrate di costituire un gruppo di lavoro al fine di svolgere l’attività tecnica propedeutica alla codificazione della legislazione in materia tributaria.
Assonime ha evidenziato che lodevole è stato l’impegno dell’Agenzia, anche se si pone il rischio che i nuovi Testi unici non tengano conto di tutte le modifiche normative introdotte dai decreti legislativi emanati in attuazione della Delega fiscale.
Infatti, le proposte dei diversi Testi unici sono state aggiornate prendendo in considerazione le disposizioni contenute nei decreti emanati alla data del 4 marzo 2024.
Lo schema di Testo Unico dell’IVA comprende le disposizioni di carattere sostanziale in materia IVA eliminando quelle che attengono ad adempimenti connessi all’applicazione del tributo, oltre a quelle che riguardano gli accertamenti.
Secondo Assonime questa impostazione potrebbe disorientare gli operatori soprattutto per lo spostamento di quelle disposizioni riguardanti il meccanismo di applicazione del tributo, quali le norme sulla fatturazione e quelle sulle variazioni dell’imponibile e dell’imposta.
Sono, infatti, adempimenti strettamente collegati anche alla disciplina sostanziale, sicché il loro mantenimento nel nuovo Testo unico proposto potrebbe risultare più razionale.
Il documento mette in evidenza delle osservazioni esemplificative su alcuni aspetti (ricorrenti nella attuale compilazione) che potrebbero essere migliorati.
Nello specifico, lo schema contiene:
-osservazioni di carattere generale;
-osservazioni su specifiche disposizioni;
-osservazioni sulla collocazione delle norme;
-proposte di coordinamento normativo.