Il D.Lgs. n. 87/2024 ha inserito una previsione di non punibilità per il contribuente che si adegui a indicazioni di prassi dell’Amministrazione finanziaria, “ravvedendo” una potenziale violazione già commessa (dipesa da condizioni di incertezza interpretativa) mediante la presentazione, entro 60 giorni, di una dichiarazione integrativa e il versamento delle imposte dovute. L’istituto, una novità nel nostro ordinamento tributario, va ad aggiungersi agli ordinari strumenti di potenziale disapplicazione delle sanzioni amministrative in caso di obiettiva incertezza, consentendo al contribuente di operare una sorta di “auto-disapplicazione” delle medesime sanzioni. In altri termini, tale istituto può essere definito come un “ravvedimento sprint” senza sanzioni. In ogni caso, il contribuente che volontariamente (o involontariamente) non si adegua alla prassi ha comunque la possibilità di richiedere al giudice tributario la disapplicazione delle sanzioni amministrative, in base alle altre disposizioni dell’ordinamento. Maggiori criticità, tuttavia, si configurano con riferimento al concreto utilizzo di questo istituto, considerato il ridotto lasso temporale (60 giorni) a disposizione del contribuente per adeguarsi. L’auspicio è, quindi, che il Legislatore possa intervenire su questo ultimo aspetto.Fonte