Vantaggi fiscali con la certificazione di “professionisti qualificati”
- 10 Agosto 2023
- Posted by: Studio Pozzan
- Categoria: News Commercialista
“La dimostrazione della regolarità di un sistema contabile, fondamento indispensabile di una qualsiasi morale tributaria aziendale, scaturisce dalla verifica dell’organizzazione e della documentazione aziendale, alla luce dei principi generalmente accettati per l’auditing, principi che con l’attuale grado di preparazione degli organi accertatori e verificatori dello Stato possono essere agevolmente utilizzati anche dal Fisco”.
Il commento “storico” proseguiva però con una battuta d’arresto: “si deve però notare che si è avuta una grossa sconfitta con l’eliminazione dalla legge delega (1971) dell’istituto della certificazione dei bilanci”.
Il tempo trascorso da allora ha portato a successivi perfezionamenti delle norme sulla revisione contabile, recentemente estesa dalla normativa sulla crisi d’impresa alle S.r.l. che potremmo definire medio-piccole.
La delega prevede una accelerazione nella riduzione di questa soglia, aprendo alle società aderenti a gruppi di maggiore dimensione.
Il ruolo dei “professionisti qualificati”: chi sono?
Nell’ambito della delega spuntano però i “professionisti qualificati”, incaricati della certificazione già nell’iniziale disegno di legge, la cui relazione non spiega però chi siano questi soggetti, che non vengono nemmeno nominati, utilizzando un impersonale: “si intende introdurre una certificazione del sistema integrato di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale”.
La loro individuazione è pertanto demandata ai decreti legislativi, con il rischio di scatenare una guerra di competenze e addirittura di creare un nuovo elenco sovrapposto, con regole particolari di ammissione e di gestione, non si sa da parte di chi.
I professionisti qualificati sono richiamati cinque volte nel testo della legge per i seguenti obiettivi:
1 avvicinamento tra utile civilistico e reddito fiscale, “per alcune fattispecie”, se, in alternativa alla revisione contabile, attestano la correttezza degli imponibili dichiarati;
2 introduzione della certificazione per il rischio fiscale, anche in ordine alla conformità ai principi contabili;
3 azzeramento delle sanzioni per violazioni non fraudolente;
4 riduzione di almeno due anni dei termini di accertamento;
5 concessione di istituti speciali di definizione, se attestano la correttezza dei comportamenti tenuti dai contribuenti.
Molti punti da chiarire
Oltre ad individuare i professionisti qualificati, i decreti legislativi dovranno meglio chiarire alcuni aspetti rilevanti.
Tra quelli sopra indicati non si capisce il collegamento tra la conformità ai principi contabili e il rischio fiscale, oppure cosa sia il comportamento “corretto” da attestare.