Site icon Commercialista Verona, Studio Consulenza Finanziaria e Amministrativa

Vantaggi fiscali con la certificazione di “professionisti qualificati”

Vantaggi Fiscali Con La Certificazione Di “professionisti Qualificati”

“La dimostrazione della regolarità di un sistema contabile, fondamento indispensabile di una qualsiasi morale tributaria aziendale, scaturisce dalla verifica dell’organizzazione e della documentazione aziendale, alla luce dei principi generalmente accettati per l’auditing, principi che con l’attuale grado di preparazione degli organi accertatori e verificatori dello Stato possono essere agevolmente utilizzati anche dal Fisco”.

Il commento “storico” proseguiva però con una battuta d’arresto: “si deve però notare che si è avuta una grossa sconfitta con l’eliminazione dalla legge delega (1971) dell’istituto della certificazione dei bilanci”.

Il tempo trascorso da allora ha portato a successivi perfezionamenti delle norme sulla revisione contabile, recentemente estesa dalla normativa sulla crisi d’impresa alle S.r.l. che potremmo definire medio-piccole.

La certificazione di cui parla la delega ha per oggetto i sistemi integrati di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale anche in ordine alla loro conformità ai princìpi contabili, fermi restando i poteri di controllo dell’Amministrazione finanziaria. Il contesto è quello dell’adempimento collaborativo, previsto dal D.Lgs. 5 agosto 2015, n. 128, riservato per ora ai contribuenti con almeno un miliardo di ricavi.

La delega prevede una accelerazione nella riduzione di questa soglia, aprendo alle società aderenti a gruppi di maggiore dimensione.

Il sistema integrato, di cui parla la norma fiscale, ben può essere un elemento del MOG – Modello di Organizzazione, Gestione e controllo – previsto dal D.Lgs. 8 giugno 2001, n. 231, sulla responsabilità amministrativa delle società. Il controllo del rispetto del modello e del relativo codice etico è affidato all’ODV – Organismo Di Vigilanza, le cui funzioni possono essere attribuite anche al collegio sindacale.

Il ruolo dei “professionisti qualificati”: chi sono?

Nell’ambito della delega spuntano però i “professionisti qualificati”, incaricati della certificazione già nell’iniziale disegno di legge, la cui relazione non spiega però chi siano questi soggetti, che non vengono nemmeno nominati, utilizzando un impersonale: “si intende introdurre una certificazione del sistema integrato di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale”.

La loro individuazione è pertanto demandata ai decreti legislativi, con il rischio di scatenare una guerra di competenze e addirittura di creare un nuovo elenco sovrapposto, con regole particolari di ammissione e di gestione, non si sa da parte di chi.

I professionisti qualificati sono richiamati cinque volte nel testo della legge per i seguenti obiettivi:

1 avvicinamento tra utile civilistico e reddito fiscale, “per alcune fattispecie”, se, in alternativa alla revisione contabile, attestano la correttezza degli imponibili dichiarati;

2 introduzione della certificazione per il rischio fiscale, anche in ordine alla conformità ai principi contabili;

3 azzeramento delle sanzioni per violazioni non fraudolente;

4 riduzione di almeno due anni dei termini di accertamento;

5 concessione di istituti speciali di definizione, se attestano la correttezza dei comportamenti tenuti dai contribuenti.

Molti punti da chiarire

Oltre ad individuare i professionisti qualificati, i decreti legislativi dovranno meglio chiarire alcuni aspetti rilevanti.

Tra quelli sopra indicati non si capisce il collegamento tra la conformità ai principi contabili e il rischio fiscale, oppure cosa sia il comportamento “corretto” da attestare.

Copyright © – Riproduzione riservata

Fonte

Exit mobile version